A Milano e Torino è iniziata la stagione dei black-out

Marco Dell'Aguzzo
2 min readJun 30, 2023
(Imagoeconomica)

Milano e Torino sono le due grandi città italiane che più soffrono la cosiddetta “stagione dei black-out”: le interruzioni della fornitura di energia elettrica si verificano ogni anno, in particolare nei mesi di giugno e luglio, creando grossi disagi ai cittadini e alle imprese. È un problema che viene da lontano – i milanesi, per esempio, ricorderanno l’estate del 2015 – e che dipende essenzialmente dalle ondate di calore: il caldo fa salire i consumi energetici per il raffrescamento degli edifici e mette sotto stress la rete elettrica, portandola al cedimento.

La soluzione, però, non può essere lo spegnimento forzato dei pur energivori condizionatori d’aria (ma l’utilizzo intelligente magari sì), anche perché il mitigamento del caldo estremo è una questione di salute pubblica e di produttività economica. C’è piuttosto bisogno di intervenire a monte, sul potenziamento dell’infrastruttura di distribuzione.

IRETI, società del gruppo Iren che distribuisce l’elettricità a Torino, ha spiegato che le cause dei black-out sono il caldo e l’accensione dei condizionatori: «se quest’ultima determina ovviamente una grande richiesta di energia, il primo provoca problemi alla rete stessa che poi sfociano nei guasti». Anche Unareti, la controllata di A2A che copre Milano, ha detto che la colpa dei disservizi è l’«ondata di caldo degli ultimi giorni e l’aumento delle temperature», con la conseguente «repentina crescita dei consumi di energia».

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Written by Marco Dell'Aguzzo

Giornalista: mi occupo di energia e di tecnologie per la transizione ecologica. Mi trovate su Wired, Linkiesta e Startmag.

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