Cosa c’entrano le inondazioni in Canada con i McDonald’s in Giappone

Marco Dell'Aguzzo
1 min readDec 23, 2021

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(Kiyoshi Ota/Bloomberg)

Può un’inondazione in Canada provocare una carenza di patatine fritte in un McDonald’s di Tokyo? La frase originale era un po’ diversa, ma questo è quello che sta succedendo davvero. Il mese scorso un “fiume atmosferico”, un fenomeno meteorologico teoricamente normale, ha rilasciato quantità spaventose di acqua nella Columbia britannica, una provincia del Canada occidentale. Il suolo non era pronto ad accogliere le piogge perché impoverito dagli incendi estivi, anomali anche quelli, ennesima conseguenza dei cambiamenti climatici indotti dall’uomo. Gli allagamenti e le colate di fango hanno causato morti e hanno compromesso le vie di comunicazione da e verso il porto di Vancouver, sull’oceano Pacifico. Le ripercussioni sono state globali: non è solo il porto più grande del Canada, infatti, ma un punto di passaggio critico per il commercio asiatico e internazionale.

A Vancouver, così, si è assistito a scene già viste in tante altre parti del mondo: navi in attesa di ormeggiare, accumuli di container che non si sa dove mettere, merci alla ricerca di strade alternative (poche) per giungere a destinazione.

L’articolo completo è stato pubblicato su “il manifesto” del 23 dicembre 2021 con il titolo “Niente patatine a Tokyo: le piogge in Canada mandano in tilt la filiera”.

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Written by Marco Dell'Aguzzo

Giornalista: mi occupo di energia e di tecnologie per la transizione ecologica. Mi trovate su Wired, Linkiesta e Startmag.

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