Perché conviene il fotovoltaico galleggiante

Nel mare del Nord, al largo della costa dei Paesi Bassi, verrà realizzato il primo impianto ibrido di energia eolica e solare al mondo. Tra una turbina e l’altra del parco offshore Hollandse Kust Noord – fa capo a CrossWind, una joint venture tra Shell ed Eneco, per una capacità di 750 megawatt – verranno infatti posizionati dei pannelli fotovoltaici galleggianti sull’acqua.
Questi dispositivi non produrranno granché, circa 0,5 MW, ma il progetto è comunque importante. Lo è senz’altro per Oceans of Energy, la startup nederlandese che installerà i moduli: si tratta del primo contratto commerciale per l’azienda, che fino a questo momento era sempre andata avanti a sussidi. Ma è importante anche per il percorso di transizione ecologica, perché il parco Hollandse Kust Noord potrebbe diventare un modello replicabile altrove.
L’integrazione di eolico e solare in mare è vantaggiosa perché permette di mitigare la dipendenza dal meteo delle due fonti: se il cielo è coperto (o è scesa la notte) ma tira molto vento, le turbine possono compensare la scarsa generazione dei pannelli; in assolate giornate di bonaccia, viceversa, i ruoli si invertono. L’abbinamento delle due tecnologie riduce poi il consumo complessivo di spazio e consente di condividere la stessa infrastruttura di rete.
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