Si possono rendere sostenibili le miniere con le piante?

Marco Dell'Aguzzo
2 min readJan 27, 2025

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(Alamy)

Tutti vogliono le fabbriche di batterie e gli stabilimenti di auto elettriche, ma nessuno vuole le miniere. È forse la contraddizione più grande della transizione energetica: le stesse tecnologie che permettono di contenere il riscaldamento del clima hanno un impatto sull’ambiente perché necessitano di grandi quantità di metalli. Come ha scritto l’Agenzia internazionale dell’energia, infatti, «gli impianti solari fotovoltaici, i parchi eolici e i veicoli elettrici richiedono generalmente più minerali per essere costruiti rispetto alle loro controparti basate sui combustibili fossili».

Assumendo che la transizione proseguirà al ritmo di oggi, la domanda di minerali – come il litio per le batterie, il rame per i cavi elettrici, lo zinco per i pannelli solari e le terre rare per i magneti – raddoppierà entro il 2030: l’offerta dovrà tenere il passo. E se è vero che nel complesso si estrarranno meno materiali dal sottosuolo, visto che la centralità del carbone dovrebbe ridursi, e se è vero anche che il riciclo aiuterà a ridurre la necessità di materia prima, ci sarà comunque bisogno di aprire nuove miniere. Così, a marzo dell’anno scorso il Consiglio europeo ha adottato il Critical Raw Materials Act, la legge per rafforzare l’autonomia dell’Europa sui minerali, che stabilisce delle quote minime interne di estrazione e garantisce tempistiche certe per l’autorizzazione dei progetti. Ad agosto il Senato italiano ha approvato il decreto sulle materie prime critiche che prevede la mappatura del potenziale minerario nazionale in funzione dello sfruttamento dei giacimenti.

Le miniere sono fondamentali per il successo dei piani di riduzione delle emissioni; il problema è che spesso vengono giudicate incompatibili con i princìpi dello “sviluppo sostenibile” perché potrebbero deturpare il paesaggio e mettere in pericolo la salute umana e l’ecosistema. Nel 2022 la Regione Lombardia e il ministero della Cultura avevano bocciato l’estrazione di zinco e piombo a Gorno proprio per via dell’impatto territoriale. E in Serbia, paese candidato all’Unione europea, si tengono da anni proteste molto partecipate contro l’apertura di una miniera di litio nella valle del fiume Jadar, un’area a vocazione agricola.

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Written by Marco Dell'Aguzzo

Giornalista: mi occupo di energia e di tecnologie per la transizione ecologica. Mi trovate su Wired, Linkiesta e Startmag.

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