Italia e Arabia Saudita si accordano sull’energia pulita

Marco Dell'Aguzzo
1 min readJan 19, 2025

--

Il memorandum d’intesa per la cooperazione nell’energia che l’Italia ha sottoscritto martedì con l’Arabia Saudita non riguarda i combustibili fossili, come ci si potrebbe immaginare dal “petrostato” per eccellenza, ma le risorse e le tecnologie per la transizione ecologica. Non si tratta necessariamente di greenwashing, quanto della conferma che Riad vede nella conversione energetica un’occasione per diversificare l’economia e mantenere la rilevanza geopolitica in un mondo che nel tempo ridurrà i consumi di petrolio.

L’accordo, dalla validità di cinque anni, è stato firmato dai ministri Gilberto Pichetto Fratin e Abdulaziz bin Salman al-Saud durante il Future Minerals Forum, la conferenza sui minerali critici in corso nella capitale saudita. Un evento che ribadisce la volontà del regno di diventare protagonista nell’industria del mining: vuole sfruttare i giacimenti di litio, uranio e rame, metalli fondamentali per le batterie, i reattori nucleari e l’elettrificazione; ha pure investito nel colosso estrattivo brasiliano Vale per assicurarsi il nichel.

Il memorandum con l’Italia riguarda dunque le energie rinnovabili, i metodi per la riduzione delle emissioni di metano, le infrastrutture di interconnessione elettrica, l’idrogeno e l’ammoniaca, i sistemi di cattura e stoccaggio della CO2.

Continua a leggere su “Linkiesta”.

--

--

Marco Dell'Aguzzo
Marco Dell'Aguzzo

Written by Marco Dell'Aguzzo

Giornalista: mi occupo di energia e di tecnologie per la transizione ecologica. Mi trovate su Wired, Linkiesta e Startmag.

No responses yet