I pannelli solari possono aiutare l’Ucraina

Il modo migliore per evitare che i russi distruggano le infrastrutture energetiche dell’Ucraina sarebbe il rafforzamento delle difese aeree, come richiesto dal presidente Volodymyr Zelensky. Ma la resilienza del sistema elettrico del paese passa anche per la decentralizzazione, ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, alla Conferenza sulla ripresa in Ucraina.
E così, oltre alla raccolta di 500 milioni di euro per le riparazioni alla rete elettrica e alla fornitura di mille generatori di emergenza, l’Unione europea manderà in Ucraina «migliaia» di pannelli solari: non solo producono energia pulita senza necessità di combustibile, ma sono anche considerati più difficili da distruggere perché sono maggiormente dispersi sul territorio e più semplici da riparare o sostituire in caso di danni, rispetto alle centrali. Bruxelles fornirà inoltre garanzie da 350 milioni di milioni e 17,5 milioni in assistenza tecnica per gli investimenti nei progetti di energia eolica e di stoccaggio con batterie, tra le altre cose.
Alla Conferenza sulla ripresa in Ucraina, tenutasi a Berlino dall’11 al 12 giugno, si è parlato tanto di sicurezza energetica.
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